Giappone

A livello mondiale, l'economia del Giappone è seconda solo agli Stati Uniti americani. In Asia, nonostante la forte concorrenza dei mercati cinesi e indiani, continua a rimanere al primo posto per Prodotto Interno Lordo. La caratteristica principale di questa costante e forte tendenza è data dalle aziende multinazionali presenti, tutte made in Japan. Lo stile di vita della popolazione rimane oltre tutto tra i più elevati del mondo, grazie al rapporto tra benessere sociale e qualità della vita della comunità.

Il tenore produttivo del Paese è tra i più efficienti del mondo ed è in particolare influenzato dalla quantità e dalla diversificazione produttiva, nonché dalla forte competitività della stessa produzione. Negli anni Ottanta l'economia giapponese ha inondato con forza i mercati internazionali, portando in giro per il mondo il crescente valore della propria moneta, lo Yen. Un decennio più tardi e appaiono le prime avvisaglie di una stagnante economia interna, portata avanti dalle speculazioni del mercato immobiliare e da alcune politiche governative.

Nonostante la continua crescita del prodotto interno lordo, lo sviluppo economico degli anni Novanta è ai suoi minimi storici e nel 1992 il Giappone entra in recessione. La diminuita crescita economica globale ha portato il governo a nuovi continui sforzi ricercando nuovi stimoli economici, la ripresa arrivò negli anni 2003-2007. Nuovamente, gli ultimi sviluppi dell'economia globale hanno causato un nuovo crollo anche nell'economia giapponese e alle soglie del 2009 la nazione si appresta ad affrontare una nuova emergenza economica: aumenta la disoccupazione (dichiarata al momento al 4,4%), diminuisce la produzione industriale (scesa al 9,6%), si riduce il PIL. Come in uno specchio riflesso sul mondo, anche l'economia domestica annuncia l'aumento dei prezzi al consumo, le perdite e i  licenziamenti delle grandi multinazionali giapponesi come la Toyota, la Hitachi, la Nec, la Toshiba e tante altre. Negli anni 2000 il mondo intero veniva a conoscenza di una nuova parola, Tzunami, che meglio di ogni altro descrive oggi l'andamento negativo dell'economia mondiale.

I settori economici principali del Giappone, dicasi quelli della produzione industriale, tessile, automobilistica, chimica ed elettronica, rappresentano il 2/3 delle esportazioni internazionali. La crisi globale ha colpito anche questi settori, pilastro dell'economia giapponese e mondiale, tanto che lo Stato ha recentemente varato un controverso pacchetto di aiuti a loro sostegno. Disorientate da tutti questi contraccolpi le aziende giapponesi sembrano cercare la soluzione attraverso nuove promettenti alleanze, non ultima quella probabile tra la Nec e la Toshiba.